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Il progetto di tesi
IED Firenze è solita proporre ai suoi studenti di realizzare un progetto di tesi in collaborazione con aziende che si rivolgono all’istituto in cerca di idee per arricchire ed innovare la propria comunicazione o il design dei suoi servizi e spazi.
Per il nostro master PTP in Web Design, la proposta del 2018 è arrivata da Adidas.
Adidas: Here to Create
In un brief introduttivo (in videoconferenza da Norimberga), alcuni dei responsabili marketing di Adidas ci hanno riassunto le caratteristiche del target di riferimento, lo storytelling alla base delle attuali campagne, le attività intraprese finora, e gli obiettivi principali delle prossime iniziative di comunicazione.
A noi studenti è stato affidato il compito di elaborare una proposta innovativa da poter integrare nella loro strategia.
Call the Creators
Le campagne di comunicazione Adidas puntano ai Creators: giovani della cosiddetta Generation Z con voglia di esprimersi, partecipare, modificare, creare la propria unicità.
Il loro primo obiettivo è quello di coinvolgere, proporre un’esperienza di intrattenimento o acquisto che accresca il senso di appartenenza alla community Adidas.
Sono inoltre alla ricerca di proposte volte ad ridurre il gap tra l’esperienza nel negozio fisico e la comunicazione online, anche in contrapposizione al predominio dell’acquisto anonimo e totalizzante di Amazon.
Insieme ai compagni del mio gruppo di lavoro (Lorenzo Cini, Davide De Bartolomeo e Michele Martelli), dopo una fase di analisi, brainstorming e documentazione, abbiamo deciso di optare per un progetto insolito…
Adidas Video Hacking
Abbiamo trovato la nostra principale ispirazione in un progetto web: The Johnny Cash Project.
In questo portale online (ora sostituito da una presentazione, essendosi conclusa l’iniziativa) i visitatori potevano personalizzare singoli fotogrammi tratti dal video di Ain’t No Grave di Johnny Cash, ridisegnandoli e dando vita ad un’opera collettiva in perenne movimento.
Questo concetto di fornire uno strumento e permettere al pubblico di esprimersi modificando un media preesistente ci è parso in linea con il concetto di hacking e creation portato avanti da Adidas.
Volevamo far si che Adidas, che aveva già sperimentato con la personalizzazione dei propri prodotti, proponesse un’esperienza di hacking di un video di comunicazione del brand, integrata con i social network.
L’idea di Adidas Video Hacking è quella di creare un portale web dove personalizzare i singoli fotogrammi di un video promozionale, dando vita all’opera collettiva.
Ma questo non ci bastava… volevamo che la nostra esperienza fosse fruibile in-store, con modalità ancora più coinvolgenti, per questo abbiamo deciso di affiancare al portale un’interfaccia fisica.
Graffiti artists are the hackers of urban space
Nello store, un’installazione composta da un pannello e una finta bomboletta spray (in realtà un puntatore a infrarossi) permetteranno ai presenti di personalizzare i fotogrammi del video come se si trattasse di una parete su cui disegnare graffiti.
Il portale sarà simile in tutto a quello accessibile online, ma con un’interfaccia dedicata, per calare l’utente nel mood dello hacking urbano, insieme ad Adidas!
Dal pitch al prototipo
In occasione del pitch del progetto, i responsabili marketing e ricerca e sviluppo di Adidas si sono dimostrati molto interessati alla nostra idea! Ci hanno richiesto di realizzare un prototipo rappresentativo dell’esperienza utente e di mettere in evidenza eventuali problematiche, proponendo soluzioni.
Il primo step era la realizzazione del software per creare fotogrammi personalizzati e generare il video a partire da essi.
Abbiamo disegnato e poi implementato un’interfaccia semplice e diretta, che permettesse all’utente di cimentarsi subito nella creazione. Alcune delle scelte progettuali sono scaturite dalla necessità di rendere il processo intuitivo, altre per aggirare limitazioni tecnologiche e ottimizzare le performance.
Soddisfatti del risultato, siamo passati allo step successivo: la realizzazione del sistema di puntamento “a bomboletta”.
Dopo aver sperimentato con telecomandi, laser, webcam e proiettori di vario tipo, ci siamo assestati sui componenti necessari e ci siamo procurati tutto l’occorrente.
Spinti dalla volontà di dimostrare la nostra idea (e dalla preoccupazione che qualcosa andasse storto), con una buona dose di fai-da-te, abbiamo costruito un’installazione che non era bella a vedersi, ma funzionava a meraviglia!
Dopo le ultime sistemazioni, tarature e test del caso, eravamo pronti al gran finale!
Presentazione del progetto
Abbiamo esposto il progetto ai responsabili marketing e ricerca e sviluppo di Adidas, avendo cura di ripercorrere la fase di analisi iniziale e di presentare lo studio e il lavoro che hanno dato forma al prototipo.
Ecco il video di esempio che abbiamo portato: tratto da materiale promozionale Adidas e modificato tramite l’app da me e gli altri membri del gruppo.
Il momento di massima soddisfazione (e apprensione) è stato quando, come da programma, abbiamo proposto ai nostri interlocutori di provare in prima persona l’installazione.
E’ stato un successo! Abbiamo saputo comunicare chiaramente tutti gli aspetti, proporre ulteriori sviluppi e abbiamo ricevuto i complimenti per essere riusciti a fornire un prototipo completo rendendo giustizia al nostro intento iniziale.